Il recupero di alcuni sentieri della Via Francigena, un’immaginaria linea rossa che collega centinaia di comuni in quella che è considerata un’Europa pacifica. Una linea attraverso la quale le identità nazionali si rafforzano favorendo il confronto delle culture e il radicamento dell’identità europea. Questo il progetto per cui nella sede dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), a Fidenza, è stato varato un piano di rilancio formativo-culturale da parte di Manifattura Urbana (MU) e del Comune di Berceto. Sono stati Massimo Tedeschi, presidente di MU e Luca Bruschi, direttore della stessa associazione, a spiegare i dettagli del recupero di parte del tracciato.
Quello che MU ha in programma, per i successivi mesi, sono degli interventi formativi in alcuni Comuni del territorio parmense attraversati da importanti snodi della Via Francigena. Diversi workshop ospiteranno docenti qualificati ed esperti di antiche tradizioni. A tal proposito, rilavante è il sostegno di AEVF, che grazie alla collaborazione con l’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali di Lussemburgo è oggi modello di riferimento europeo per lo sviluppo, la tutela, la salvaguardia e la promozione delle Vie Francigene.
“Le iniziative vagliate insieme a Manifattura Urbana incontrano il nostro plauso, perché in grado di coniugare la conoscenza, l’animazione del territorio e il coinvolgimento di giovani con il recupero di antichi mestieri lungo via Francigena – afferma Massimo Tedeschi, presidente dell’AEVF – . Quanto condiviso rientra pienamente nella valorizzazione dei centri di piccole dimensioni ubicati lungo il cammino europeo, sviluppando anche l’economia dei territori “.
“Siamo particolarmente felici che l’Associazione Europea delle Vie Francigene creda nel nostro progetto didattico e di valorizzazione del territorio da parte dei giovani e dei cittadini – dice, invece, Francesco Fulvi, presidente di Manifattura Urbana – . In particolare ringraziamo il presidente Tedeschi per l’entusiasmo e l’energia che ci trasmesso. Se il nostro progetto otterrà riscontri positivi ci piacerebbe esportarlo anche all’estero coinvolgendo studenti e amministrazioni straniere”.
Quattro gli obiettivi primari del progetto previsti nell’accordo tra le due associazioni:
– l’integrazione delle conoscenze sui tracciati delle vie parallele e limitrofe, che permetterebbe di scoprirne le bellezze e lo straordinario patrimonio storico, artistico e culturale situati nei punti più importanti;
– la sistemazione dei percorsi per i turisti, con particolare attenzione al ripristino dei muretti a secco che delimitano i sentieri e alla cura degli aspetti legati all’accoglienza (segnaletica, aree di sosta, arredo urbano);
– l’incentivazione dell’ospitalità da parte degli stessi cittadini, con la possibilità di promuovere il couchsurfing, un servizio che ha la finalità di mettere in comunicazione persone disponibili ad offrirsi reciprocamente ospitalità in modo gratuito.
– la promozione di progetti didattico-formativi aperti agli studenti. Tre i workshop didattici che si svolgeranno tra la tarda primavera e l’estate: “La lavorazione della pietra”, che si terrà a Cassio Parmense (Terenzo) dal 23 al 27 maggio, con focus sul recupero del “saper fare” dei ben noti mastri scalpellini, oltre alle buone pratiche per la gestione di acque, drenaggi e canali; “Il Recupero della Via Francigena/Strada Romea”, a Berceto dal 3 al 9 luglio, dove ci si focalizzerà sulla sistemazione di alcune parti del selciato e dei muretti a secco situati lungo i sentieri delle vie Francigene; il “Riqualifichiamo la Fornace”, a Ghiare di Berceto dal 25 al 30 Luglio, che presenterà un’offerta formativa più ampia e ricca di novità, oltre ad alcune iniziative legate alla socialità e all’ospitalità.
Inoltre si mira a portare in paese il Festival “Collective Project Via Francigena 2016”, volto a valorizzare i territori attraversati dall’antico percorso.