Pietro Vignali: non c’è sicurezza per i cittadini di Parma. Pizzarotti: ma...

Pietro Vignali: non c’è sicurezza per i cittadini di Parma. Pizzarotti: ma ora Parma non si vergogna più

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Pietro VignaliL’ex sindaco Pietro Vignali rompe gli indugi e torna a parlare di Parma. Il tema centrale è quello della sicurezza, uno dei tasti più delicati del suo mandato. Contesta il metodo seguito oggi per tentare di garantire sicurezza ai cittadini di Parma, ricordando quanto fatto dalla sua amministrazione prima che venisse spazzata via da scandali e inchieste giudiziarie. Ma il primo cittadino pentastellato Federico Pizzarotti non ci sta e risponde per le rime, scendendo inevitabilmente sul personale.

Ecco la nota di Pietro Vignali (in coda la risposta di Pizzarotti):

Leggo sempre più spesso le segnalazioni di associazioni e residenti che lamentano il crescente degrado di tanti quartieri di Parma. Qualcuno evoca l’esercito quello stesso che con me avevamo avuto, con un presidio insieme alle altre forze dell’ordine, fruttuoso. Senza enfatizzare i toni, hanno ragione i cittadini che vedono precipitare lo stato della sicurezza a Parma. La mia constatazione è quella di chi, insieme con l’ex Assessore Fecci, ha speso ogni energia su questo fronte, secondo qualcuno persino maniacale rispetto alla prevenzione della microcriminalità e del degrado.

Provo rabbia per quello che oggi vediamo tutti sotto le nostre finestre, per come si sta riducendo la nostra Parma, e rivendico con orgoglio le misure adottate qualche anno fa per affrontare il problema negli anni del mio mandato. E se scomodo Oriana Fallaci è per dire ai parmigiani che la rabbia e l’orgoglio, insieme, danno il segno dell’amore per questa nostra città, così speciale da chiamare ciascuno di noi a difenderla. Ed ecco il dovere civico di ciascuno di noi, a rimanere vigile e ad essere sentinella del proprio pezzo di Parma.

Rivendico di aver messo nero su bianco la carta di Parma sulla sicurezza che è stata utilizzata dall’ex Ministro Maroni per fare un decreto sulla sicurezza che ha consentito ai Sindaci di fare ordinanze in materia di sicurezza urbana e degrado prima solo di esclusiva competenza dei Questori. Ed è stato uno dei pochi casi in Italia in cui da un ente locale si produce il contenuto di un decreto legge. E questa possibilità da allora è stata utilizzata da decine e decine di Sindaci. La carta di Parma sulla sicurezza è diventata poi addirittura un osservatorio fisso a Parma di Sindaci di qualsiasi colore politico con l’ex Ministro Maroni per monitorare le tematiche legate alla sicurezza urbana e al degrado e adottare provvedimenti di conseguenza.

Sono stato tra i primi Sindaci in Italia insieme con il Sindaco Tosi di Verona ad adottare ordinanze (grazie alla carta di Parma) con la quale venivano “vietate il consumo di alcolici in determinate zone della città e negli spazi pubblici od aperti al pubblico, le attività ed i comportamenti degenerativi e di degrado delle condizioni di decoro, di estetica e vivibilità urbana quali: abbandono per terra di carte, mozziconi di sigarette, lattine, bottiglie, generi ed oggetti vari, abbandono di deiezioni umane, depositi impropri di oggetti, incuria nella tenuta dei luoghi, tenuta in abbandono o degrado di immobili o casolari, che possono anche favorire fenomeni delittuosi come lo spaccio di stupefacenti, comportamenti tutti che ledono il bene della sicurezza urbana”.

Nel 2010 sono state elevate sanzioni per oltre 500 violazioni alle ordinanze sindacali. Non si trattava solo di parole: la notte – come ricorderete – ero spesso impegnato in prima persona insieme con l’ex Assessore Fecci nei pattugliamenti di periferia, nei sopralluoghi, nei controlli stradali, nelle visite ispettive. Diverse poi sono state le politiche e le iniziative adottate in quegli anni poi abbandonate e oggi da piu’ parte riprese come i controlli con i cani antidroga di cui noi ci eravamo dotati come municipalità e utilizzati insieme alle altre forse dell’ordine.

Significativi investimenti sono stati fatti sul fronte del personale: dal 2007 al 2009 le assunzioni effettuate sono state 32. Nel solo anno 2010 sono stati assunti 21 agenti e tre ispettori. Rilevante anche l’attività sul settore della formazione al fine di una ulteriore riqualificazione del personale: numerosi sono stati i corsi svolti, in particolar modo relativamente alle attività di polizia edilizia, polizia annonaria, sicurezza alimentare, polizia giudiziaria, tecniche operative, tecniche di difesa personale e gestione del rischio. Nel 2008 abbiamo inaugurato un immobile, vicino alla sede della protezione civile, denominato Centro Unico delle Emergenze dove è stata inizialmente collocata la sede della Polizia Municipale e subito dopo già nel 2010 hanno trovato sede all’interno dell’immobile la Centrale del 118, la Centrale Operativa dei Servizi ed infine, a partire dal 2011, anche la Polizia Provinciale.

Avevamo reintrodotto i vigili di quartiere alle zone Parma Centro, Cittadella, Pablo e Oltretorrente, servizio svolto in turnazione anche in altri quartieri della città ed in zone periferiche. Sono state installate inoltre quattro postazioni fisse della Polizia Municipale in via Trento, piazzale della Pace, via D’Azeglio e barriera Garibaldi. A seguito di richieste da parte dei cittadini avevamo provveduto all’attivazione del “Servizio h24” nelle serate di venerdì e sabato, per garantire una maggiore presenza della Polizia Municipale negli orari notturni nel fine settimana. Al fine di concretizzare l’obiettivo di rendere la Polizia Municipale sempre più dotata di specifiche competenze erano stati creati quattro nuovi nuclei , ed in particolare:

– Nucleo Sicurezza Urbana, che si occupava dei controlli relativi alle ordinanze sindacali, ai servizi congiunti con le forze dell’Ordine, al contrasto dell’abusivismo commerciale e alle attività di prevenzione dei reati predatori;

– Nucleo Decoro Urbano, che si occupava della risoluzione degli esposti in materia di sicurezza urbana;

– Nucleo Cinofilo, che svolgeva attività di prevenzione dello spaccio di sostanze stupefacenti con il presidio delle aree antistanti le scuole e le aree verdi;

– Nucleo antiviolenza in famiglia, che si occupava di violenze e soprusi a danni di donne e minori.

Un’attività di forte contrasto all’abusivismo commerciale è stata portata avanti, tanto che il fenomeno era stato quasi completamente debellato sul territorio comunale, con particolare riferimento alle aree mercatali. Nel 2010 oltre 400 sono stati i capi contraffatti sequestrati.

Ingenti le risorse investite – pari a 400.000,00 € – per l’avvio del rinnovamento del parco mezzi della Polizia Municipale attraverso l’acquisto di:

– Due furgoni dotati di videosorveglianza e torrefaro;
– Tre furgoni per il nucleo infortunistica;
– Un furgone per il nucleo commercio;
– Un furgone borghese dotato di video sorveglianza;
– 15 nuovi motoveicoli;
– 7 nuovi motocicli.

Ampliato e rinnovato il sistema di videosorveglianza, che era composto da 197 telecamere: 35 quelle installate nel 2009, 30 quelle installate nel 2010. Circa 700.000 € investiti in 2 anni . In due anni sono state installate il doppio delle telecamere attivate nei dieci anni precedenti.

Risorse pari a 52.500 € sono state investite per l’installazione delle telecamere sui 75 taxi presenti sul territorio di Parma , mentre è stato erogato alla TEP un contributo di 43.000 per l’implementazione del sistema delle telecamere sui mezzi di trasporto delle linee urbane.

Sono state attivate due convenzioni con le associazioni degli ex appartenenti all’Arma dei Carabinieri e delle Guardia di Finanza per l’istituzione dei volontari per la sicurezza, aventi il compito di segnalare alle Forze dell’Ordine eventuali problematiche di sicurezza urbana. Il servizio è stato attivato nel 2008 nel parco Ferrari e nel parco Ducale. Nel 2010 le attività dei volontari si sono spostate nel quartiere San Leonardo. Realizzata anche l’associazione degli Agenti di Polizia Municipale in Congedo.

Dove regna la pulizia e il decoro, si allontanano criminalità e degrado.Si deve partire dalla cura delle piccole cose per ottenere sicurezza su ampia scala: E’ quello che insieme con l’ex assessore Fecci abbiamo cercato di realizzare a Parma con ogni nostra energia in collaborazione con le altre forze dell’ordine. Sul tema della sicurezza ritengo di aver fatto fino in fondo il mio dovere e di aver assicurato alla città un periodo di sicurezza e decoro in stretto raccordo anche con comitati di cittadini.

Pietro Vignali

PIZZAROTTI: MA ORA PARMA NON SI VERGOGNA PIU’

Federico Pizzarotti

Ecco la piccata risposta del sindaco Federico Pizzarotti al suo predecessore:

L’ex sindaco Vignali ha scritto una lettera pubblica dicendo che prova rabbia per come vede la città. Nel 2013 arrestato per corruzione, forse vorrebbe contare sulla memoria corta di alcuni, ma le foto dei giorni dell’arresto sono indelebili. 870 milioni di euro di debiti sulle spalle dei parmigiani. Ha patteggiato 2 anni, ed è probabilmente uno dei primi casi in Italia in cui chi ha causato danni economici alla pubblica amministrazione commettendo reati, sarà chiamato a risarcire il Comune, e quindi i cittadini. Ecco, dice che prova rabbia, lo ha scritto davvero. L’unica volta che ho sentito parlare a livello nazionale della Parma di Vignali sul tema della sicurezza, fu quando scoppiò il caso Bonsu, un ragazzo di colore picchiato. La notizia fece il giro del Paese, altro scandalo. Oggi ‪‎Parma‬ affronta come tutte le città italiane il tema della sicurezza. Non si vergogna più di se stessa, ed è tornata a parlare a testa alta in Italia e nel mondo.

1 COMMENTO

  1. Sicurezza e immobilismo della politica

    La diatriba tra Vignali e Pizzarotti, più che una sfida sui rispettivi operati, merita una riflessione oggettiva sul cosa fare riguardo ad una situazione ormai divenuta drammatica. È’ vero che oggi le condizioni socio economiche nazionali e internazionali sono peggiorate, aumentando i livelli di insicurezza per i cittadini, ma è anche vero che stiamo assistendo ad un eccessivo immobilismo della politica sia centrale che locale. Nel 2008 parti’ dal Sindaco di Verona Tosi una importante iniziativa per promuovere una legge che desse reali poteri di intervento ai primi cittadini in materia di sicurezza urbana. Da lì nacque la proposta denominata “Carta di Parma” per la quale io e gli amici di Parma che verrà, in colaborazione con altri amicii del territorio parmense, raccogliemmo in meno di 20 gg 8.000 firme di sostegno. Queste vennero consegnate da me personalmente all allora Ministro dell Interno Maroni, il quale dopo alcune settimane emano’ una legge che dava ampi poteri di intervento ai primi cittadini in materia i sicurezza urbana. Purtroppo, gran parte di quella legge venne cassata dalla Corte Costituzionale, riportando ad una quasi totale impotenza i sindaci nel garantire sicurezza ai propri Cittadini. Ritengo sia giugno il momento che, superando steccati ideologici e partitici, i Sinadci debbano tornare ad attivarsi concretamente per ottenere quelle necessarie modifiche legislative attraverso le quali te assolvere a quello che oggi sembra essere il compito primario per ogni Amministrazione locale: rendere le proprie città un luogo sicuro in cui vivere.

    Giampaolo Lavagetto
    Presidente Prima Parma

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