I ladri non risparmiano neppure il campo di baseball “Tullo Massera” di via Parigi. Ma stavolta a un 39enne italiano già noto per diversi precedenti in materia di stupefacenti e di reati contro il patrimonio, è andata decisamente male. Bloccato venerdì attorno alle 20.30 prima dal padre di uno dei ragazzi che aveva finito l’allenamento, e arrestato dopo in flagranza di reato da una volante della polizia subito inviata sul posto dopo la telefonata al 113.
Il manette G.F., 39 anni, italiano con problemi di tossicodipendenza, accusato di furto aggravato per aver rubato il telefono cellulare di uno dei ragazzi della società Junior Braves, lasciato negli spogliatoi durante la seduta di allenamento. Reato per il quale oggi è stato processato per direttissima, rimediando una condanna a 1 anno di reclusione e al pagamento di 500 euro di multa. Il tribunale ha anche deciso di inviare il 39enne agli arresti domiciliari, dove dovrà scontare la pena. Ma per lui i guai non sono certo finiti: quando gli agenti hanno inserito il suo nominativo nella banca dati interforze, oltre a numerosi precedenti per droga e per reati contro il patrimonio, è saltato fuori che il 39enne era già destinatario di un avviso orale emesso nel 2015 dalla Questura di Parma e tuttora in corso. Non solo, l’uomo è stato trovato in possesso di oggetti atti ad offendere, in particolare un coltello a serramanico, ed è stato denunciato anche per quest’ultimo, oltre che la violazione delle norme in materia di leggi antimafia e misure di prevenzione.
Insomma, una bravata costata cara al 39enne. Secondo la ricostruzione fatta dalla polizia con l’aiuto dei genitori e dei ragazzi del baseball, tutto è cominciato poco dopo le 20 quando, finito l’allenamento, i ragazzi sono rientrati negli spogliatoi insieme ad alcuni dei loro genitori e hanno notato la presenza dello sconosciuto. Fermato dal padre di uno dei ragazzi per chiedergli spiegazioni, il 39enne si è giustificato sostenendo di essere entrato per un impellente bisogno fisiologico. Scusa alla quale l’uomo non ha abboccato e con l’aiuto di un altro genitore ha invitato il 39enne a uscire dallo spogliatoio mentre i ragazzi avrebbero controllato l’eventuale mancanza di qualche oggetto di loro proprietà.
A quel punto, con la scusa del “bisogno fisiologico”, il 39enne si è allontanato un po’, cercando poi di darsi alla fuga. Un tentativo subito bloccato dai genitori dei ragazzi che a quel punto hanno chiesto l’intervento del 113, dopo averlo fermato nel parcheggio antistante vicino a un’auto in sosta. Intanto uno dei giovani giocatori, un 16enne di origine domenicane, si è accorto della mancanza del proprio telefono cellulare del valore di circa 150-200 euro. Telefono ritrovato poco dopo sotto l’auto in sosta e subito restituito al legittimo proprietario.
Da quel momento, constatata la flagranza del reato di furto aggravato, per il 39enne sono scattate le manette e l’immediato trasferimento negli uffici di Borgo della Posta.