Libera Parma scende in piazza per ricordare la barbara uccisione di don Peppe Diana, in occasione del 22° anniversario. E contemporaneamente sollecita l’amministrazione del sindaco Federico Pizzarotti a procedere alla costituzione di parte civile del Comune di Parma nel processo Aemilia contro gli uomini della ‘ndrangheta che si erano infiltrati in Emilia Romagna. Sono 28 i Comuni che hanno già aderito, manca ancora quello di Parma contrariamente a quanto annunciato a suo tempo dal sindaco Pizzarotti.
L’appuntamento con il ricorso di don Peppe Diana, che sicuramente servirà da stimolo per un nuovo appello al Comune di Parma, è fissato per sabato 19 marzo, alle 18, in piazzale Santa Croce. Il corteo da lì muoverà verso piazza Garibaldi. Don Peppe Diana venne assassinato a Casal di Principe dalla camorra il 19 marzo del 1994. Sfidò apertamente la mafia tramite una lettera volta a spronare la cittadinanza a non abbassarsi davanti ai Casalesi, un documento intitolato “Per amore del mio popolo”.
La fiaccolata di sabato 19, oltre a ricordare il sacrificio di centinaia di donne e uomini liberi, intende pertanto ribadire, si legge in una nota, “che per amore del proprio popolo a Parma nessuno, istituzioni, Curia, industriali, commercianti, ordini professionali, media, potrà e dovrà ancora tacere ignorando quelle mafie, le collusioni e le relazioni pericolose che stanno mettendo a repentaglio il futuro di questa città”.
