Uno spazio immaginario, quello della mente, luogo circoscritto dai pensieri e dai ricordi di una donna, la cui storia d’amore è finita con un addio inaspettato, dalle atroci conseguenze: il suo lui l’ha lasciata per un uomo e lei decide di ucciderlo. Il bianco di una purezza perduta e una conseguente infermità acquisita, il nero dell’efferato fatto di cronaca che si compie e il rosso di un omicidio raccontato con dettagli splatter d’inquietante lucidità: si tinge così, di colori forti e immagini più arditamente cruente, il palco del Teatro del Cerchio sabato 19 marzo alle ore 21, con lo spettacolo “2.(Due)”, progetto finalista di EXTRA-segnali dalla nuova scena contemporanea e vincitore del primo premio Fringe/L’Altrofestival al 18° Festival Internazionale del Teatro a Lugano.
In scena Licia Lanera, attrice dalla grande presenza scenica, vincitrice del Premio UBU 2014 e qui impegnata in un monologo dai toni brutali e tragici ma compenetrati di un horror volutamente caricaturale, quasi ironico, spietatamente straniante, esito rappresentativo del lavoro scritto a due mani dalla stessa Lanera e da Riccardo Spagnulo, ovvero il nucleo della compagnia Fibre Parallele. “E’ il muto grido di chi ha perso se stesso nella sua follia” e che si traduce, in questo caso specifico, in un atto d’inaudita ferocia: l’annientamento di un essere umano. Una sorta di incubo cruento, costruito attingendo anche ai racconti di veri assassini che hanno occupato le prime pagine della nostra storia più recente (fra tutti possiamo citare Luigi Chiatti, il mostro di Foligno).
Una drammaturgia che proprio nella sua freddezza muove a denunciare un cancro della nostra società, attraversata non solo da una crescente violenza latente, che sempre più spesso, per motivi futili, sfocia in episodi di cronaca nera, ma anche da un perverso gusto del macabro, da un malsano interessamento per i dettagli più raccapriccianti di fatti a cui ormai risultiamo insensibili e avvezzi. Uno spettacolo, questo, che può rappresentare la giusta occasione per riflettere sulla lenta ma costante disumanizzazione, sulla preoccupante e frequente imperturbabilità di fronte ad azioni della più cieca ferocia.
E’ attivo il servizio di Kindergarten. Per info e prenotazioni 3318978682 – [email protected]