“Una importante risposta alle nostre sollecitazioni per dare immediatamente una boccata di ossigeno e non fare chiudere le aziende agricole che da troppo tempo sono costrette a lavorare con prezzi di vendita al di sotto dei costi di produzione”.
E’ quanto afferma il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello, nel commentare l’annuncio di una moratoria sui debiti fatto dal ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina in occasione della firma con Abi dell’intesa per il sostegno finanziario agli allevamenti da latte, ma prevista anche per gli altri settori dell’agroalimentare.
Se con il venir meno degli accordi sul latte il settore rischia ora di essere in balia delle inique offerte dell’industria, la situazione dei prezzi in campagna – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – sta assumendo toni drammatici con crolli che vanno dal -43% per cento dei pomodori al -27% per il grano duro fino al -30% per le arance rispetto all’anno scorso. Per gli allevamenti le quotazioni per i maiali nazionali destinati ai circuiti a denominazione di origine (Dop) sono scese al di sotto della linea di 1,20 centesimi al chilo che non copre neanche i costi della razione alimentare cosi come i bovini da carne che sono pagati su valori che si riscontravano 20 anni fa.
“E’ importante che la moratoria sia accompagnata dall’impegno sul piano comunitario per ottenere subito l’obbligo di indicare la provenienza in etichetta per i derivati da carne e latte come ha chiesto ora anche la Francia”, ha concluso Tonello nel sottolineare la necessità di “impedire che salumi e formaggi ottenuti con carne e latte stranieri siano spacciati per italiani con grave danno per i consumatori e gli allevatori”.
Secondo uno studio della Coldiretti 2 prosciutti su tre venduti come italiani, sono provenienti da maiali allevati all’estero, ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta, come pure la metà delle mozzarelle.
LANGHIRANO: DELEGAZIONE FRANCESE IN VISITA ALLA COTTI DI PILASTRO
Una delegazione di 29 imprenditori agricoli francesi della Camera dell’agricoltura del Drome hanno fatto tappa a Parma nell’azienda agricola Cotti Luca e Silvio di Pilastro a Langhirano, una delle più rappresentative della nostra provincia, per approfondire l’agricoltura del territorio parmense e le filiere produttive.
Ad accogliere la delegazione – comunica Coldiretti Parma – insieme al titolare dell’azienda agricola Luca Cotti era presente anche il segretario di zona Coldiretti di Langhirano Alessandro Corchia, con i quali la delegazione francese ha avuto l’opportunità di conoscere l’agricoltura locale e approfondire le filiere del latte e del pomodoro, ottimamente rappresentate nell’azienda Cotti.
La visita è stata anche l’occasione per illustrare le produzioni agricole locali e per un confronto e scambio di esperienze, accompagnato dalla degustazione di Parmigiano Reggiano e vino locale.
Si è trattato di un interessante scambio di conoscenze e informazioni – sottolinea Coldiretti Parma – per promuovere il nostro territorio con le sue eccellenze produttive e per dare valore e visibilità alla nostra imprenditoria agricola locale anche verso i mercati esteri.
