Iren Spa chiude bene il 2015 e porta pure un bel gruzzoletto nelle casse dei Comuni soci della multiutility. Grazie ai dividendi fissati quest’anno in 0,055 euro per ogni azione in portafoglio. In particolare, al Comune di Parma arriveranno 4,3 milioni di euro, mentre la holding Fsu porterà ai comuni di Genova e Torino 23,3 milioni, oltre ad altri 5,2 destinati al solo capoluogo piemontese, Reggio Emilia avrà 9,6 milioni e Piacenza 1,1 milioni di euro. Ma i pagamenti arriveranno soltanto dal prossimo 29 giugno, con stacco della cedola il 27 giugno.
Il cda presieduto da Francesco Profumo ha approvato a Reggio Emilia un bilancio che parla di ricavi per 3.094,1 milioni di euro (+6,6% rispetto a 2.901,8 milioni del 2014), Margine Operativo Lordo (Ebitda) a 677,8 milioni (+8,8% rispetto a 622,7 milioni del 2014), Risultato Operativo (Ebit) pari a 346,8 milioni di euro (+6,6% rispetto a 325,4 milioni del 2014), utile netto di Gruppo pari a 118,2 milioni di euro (+71,4% rispetto a 68,9 milioni del 2014). L’utile netto rettificato per effetto della riduzione Ires (dal 2017) sulle imposte differite è pari a 131,4 milioni di euro (+90% rispetto all’esercizio 2014). E ancora l’indebitamento finanziario netto si ferma a 2.169 milioni, in calo di circa 117 milioni rispetto al bilancio precedente. Gli investimenti tecnici lordi realizzati nel periodo ammontano a 258,3 milioni di euro. La proposta di dividendo – pari a 0,055 euro per azione – rappresenta il 5,2% in più rispetto al dividendo 2014.
“Il 2015 sì è confermato un anno particolarmente ricco di risultati positivi per il Gruppo – ha detto il presidente Francesco Profumo – lo sforzo e l’impegno profuso da tutta l’Azienda verso la ricerca della massima efficienza e integrazione hanno nei risultati economici e finanziari la loro dimostrazione più concreta. È importante sottolineare, però, anche l’importanza di quegli elementi non immediatamente esprimibili tramite cifre ma sulle quali il Gruppo sta costruendo il proprio futuro: il turnover generazionale, che ha portato nuove competenze ed energie al servizio dei business, l’innovazione diffusa, che è stata driver sostanziale nelle scelte strategiche effettuate e infine l’attenzione dimostrata verso il processo di aggregazione territoriale di cui Iren è e vuole continuare ad essere protagonista nei prossimi anni”.
“Le ottime performance registrate nell’anno – ha aggiunto Massimiliano Bianco, amministratore delegato del Gruppo – attestano la capacità da parte dell’Azienda di implementare rapidamente ed efficacemente le guidelines strategiche delineate nel piano industriale: lo sviluppo del processo di “performance improvement” è avvenuto ad un ritmo spedito e ha consentito, insieme ad altri elementi, il conseguimento di significative sinergie; la razionalizzazione delle partecipazioni ha portato alla costituzione di IRETI, la società che gestirà in maniera unificata i business a rete del Gruppo, garantendo nei prossimi anni importanti efficienze e risparmi; l’attenzione verso il consolidamento territoriale ha consentito di porre le premesse per rilevanti progetti che si concluderanno nel corso dell’anno. Tali elementi costituiscono una solida base da cui partire per affrontare le sfide che ci attendono nei prossimi anni”.
Per il gruppo Iren i ricavi del settore Generazione e teleriscaldamento ammontano a 813,3 milioni di euro (-1,6%). L’ottimizzazione dell’utilizzo del parco impianti del Gruppo, unitamente ad eventi climatici favorevoli sono alla base dell’incremento delle produzioni elettriche (7.864 GWh, +22,7%) e di calore (2.805 GWht, +6,6%).
I ricavi del settore Mercato si attestano a 2.377 milioni di euro, sostanzialmente allineati ai 2.387,7 milioni del 2014. Da registrare comunque la crescita della base clienti di circa 35.000 unità che ha portato il gruppo a superare la soglia del milione e mezzo. Iren nel 2015 ha commercializzato direttamente energia elettrica per 12.393 GWh (+10,5%), 2.568 milioni di metri cubi di gas (+17,5%).
Il Servizio idrico integrato ha registrato nell’anno ricavi per 485,9 milioni di euro, in significativa crescita rispetto a 463,7 milioni al 31 dicembre 2014. Al 31 dicembre 2015 il Gruppo ha venduto 162,1 milioni di metri cubi di acqua. Gli investimenti lordi del periodo ammontano a 98,3 milioni di euro, destinati alla realizzazione delle infrastrutture previste dai Piani d’ambito, allo sviluppo delle reti di distribuzione, alle reti fognarie e ai sistemi di depurazione.
Nel settore Ambiente i ricavi di Iren sono stati pari a 463,1 milioni di euro (+94,8%) rispetto a 237,8 milioni al 31 dicembre 2014, grazie al consolidamento integrale di Amiat Spa a Torino e alla crescita per corrispettivi del servizio di igiene ambientale e il notevole incremento dei rifiuti speciali raccolti (+40% in termini di volumi). Nel corso del periodo di riferimento, sono stati trattati circa 1.700.000 tonnellate di rifiuti (+57%). Particolare importanza riveste la piena implementazione della raccolta a tariffa puntuale su tutta la città di Parma che rappresenta una best practice a livello nazionale coinvolgendo oltre 190.000 abitanti e più di 12.000 utenze non domestiche attraverso l’utilizzo di oltre 220.000 contenitori.
Brindiamo alla rinnovata amicizia fra Iren ed i locali 5 Stelle
Felici per l’ottima performance operativa di Iren, non può che far
sorridere la scelta della nostra camaleontica amministrazione comunale
di Parma di rientrare nel patto di sindacato dei soci aziendali,
sdegnosamente aborrito solo un anno fa. Ma si sa…pecunia non olet, e
l’entusiasmo per i 4,3 milioni di dividendi che pioveranno sul
bilancio di Parma deve aver fatto brillare gli occhi al sindaco
Pizzartotti tanto da compiere l’ennesima strabiliante giravolta
rispetto a quanto fino a ieri dichiarato ai quattro venti da lui e dal
suo movimento. Sono ormai un retaggio storico, sempre più doloroso per
i pentastellati, le lotte contro il termovalorizzatore, pardon
“Inceneritore”, ormai allegramente in funzione, tanto da far superare
le ormai nostalgiche battaglie per la salute umana, tranquillamente
barattate con pingui dividendi. Insomma, la ragion di Stato (e di
bilancio) consente di superare ogni steccato ideologico, ogni
resistenza interna ed esterna, secondo il vecchio detto: se non puoi
vincere il tuo nemico, fattelo amico! Brindiamo quindi alla rinnovata
amicizia fra Iren ed i locali 5 Stelle i quali, sull’onda
dell’entusiasmo per il mito dell’area vasta, inaugurano una stagione
di gemellaggio con i cugini reggiani, con i quali vige una storica
rivalità. Senonchè, vorremmo sommessamente ricordare che già in
passato è stato realizzato un ben più storico incontro fra le città di
Piacenza, Parma e Reggio Emilia con la fusione delle tre
municipalizzate cittadine e la creazione di Enia (mamma di Iren),
evidentemente superando ogni campanilismo ed aprendo la strada a
quello che i campioni di oggi considerano un inedita lieson. Ma, tanto
per non fare un processo alle intenzioni, vedremo che cosa produrrà
per Parma questa “nuova” interazione. Nella speranza che ciò che ci
resta di un facondo passato (cultura, fiere, aeroporto, stazione ecc.
ecc) non venga svenduto per un pugno di lenticchie.
Paolo Buzzi – Forza Italia Parma
Francesca Gambarini – Forza Italia Fidenza