L’associazione culturale Progetto Nazionale, con una nota, rivendica ufficialmente la paternità degli striscioni apparsi nelle province di Cremona e Parma davanti alle aziende collegate al gruppo Lactalis Spa, come Galbani e Parmalat, oltre alle sedi dei sindacati agricoli Coldiretti e Confagricoltura del mantovano e del modenese.
“Con quest’azione vogliamo esprimere – dicono i promotori dell’azione dimostrativa – il nostro sdegno nei confronti del trattamento economico riservato agli allevatori italiani vittime di arroganti imposizioni contrattuali da parte dei colossi lattiero-caseari. Mentre i sindacati fanno melina perpetrando un quasi silenzio totale sulla questione, alcuni nostri connazionali si sono visti interrompere il rapporto di fornitura solo per aver protestato davanti alle sedi di Galbani-Parmalat (di cui erano fornitori) passando involontariamente il testimone a commercianti stranieri. Purtroppo è oramai prassi comune di queste grandi industrie lattiero-casearie ricorrere a latte estero a scapito di quello nostrano. Oltre ad opporci fortemente a questa ‘sostituzione forzata’ dei nostri allevatori italiani – continua la nota – invitiamo anche tutti i consumatori a valutare con attenzione la qualità e l’italianità dei prodotti lattiero-caseari acquistati per il consumo personale e della propria famiglia”.
Progetto Nazionale conclude assicurando che continuerà “a difendere il latte italiano, simbolo del vero made in italy”.
Progetto Nazionale
