L’introduzione della tariffa puntuale per i rifiuti da avviare a smaltimento ha prodotto un risparmio sulla bolletta rifiuti per oltre 92.000 famiglie parmigiane per il secondo semestre dell’anno 2015. Sono invece poco più di 1.800 le famiglie che hanno svuotato il contenitore dei rifiuti residui qualche volta in più rispetto alla media prevista, e che quindi si troveranno qualche euro aggiuntivo nel conguaglio rispetto al 2015. Tradotto in percentuali, siamo sopra il 98% delle utenze domestiche che sono state al di sotto degli svuotamenti previsti per l’equiparazione del costo all’anno precedente, e, pertanto, pagheranno per il secondo semestre 2015, meno rispetto al metodo presuntivo adottato in precedenza. E quindi anche un segnale che i parmigiani hanno capito il senso dell’operazione intrapresa dal Comune per ridurre la quantità dei rifiuti avviati a smaltimento.
Per quanto riguarda le utenze non domestiche, i dati sono variabili in funzione del tipo di attività. Molte tipologie di utenze fanno segnare risultati soddisfacenti, mentre si registrano produzioni di rifiuto residuo oltre la media per alcune attività tipo bar e ristorazione, dove circa la metà delle utenze ha fatto registrare svuotamenti superiori alla media prevista per determinare la tariffa.
Queste le indicazioni uscite da una conferenza stampa in Municipio, indetta dall’assessore Gabriele Folli insieme al responsabile di Iren Luigi Zoni, per illustrare gli effetti sulla bolletta dei rifiuti del primo semestre di applicazione della tariffazione puntuale.
“Per le utenze domestiche i risultati sono molto soddisfacenti – è il commento di Gabriele Folli – perché quasi la totalità delle famiglie registra un risparmio rispetto all’anno precedente, che si tradurrà in uno sconto di circa 20 euro (per chi non ha superato il numero minimo) sulla fattura di conguaglio. Per quanto riguarda le utenze non domestiche – ha affermato ancora Folli – il risparmio si regista in circa il 50% dei casi per alcune categorie quali bar e ristoranti, ma si può fare molto di meglio per differenziare i rifiuti”.
L’assessore ha quindi ricordato che la raccolta differenziata è arrivata al 72% e che gli abbandoni di rifiuti si riducono a circa un Kg all’anno per abitante, pochi, ma purtroppo molto visibili. Il sistema di tariffazione puntuale, già adottato con successo in altre realtà italiane, fonda proprio il suo principio sull’equità della distribuzione dei costi del servizio incentivando i comportamenti virtuosi con sconti in bolletta e maggiori oneri per chi conferisce più rifiuto non riciclabile.
Vi sono però ampi margini di miglioramento per tutti se si effettua una corretta separazione tra rifiuti recuperabili e indifferenziato con benefici e ricadute positive per portafoglio e ambiente. Da analisi merceologiche fatte sul rifiuto residuo risulta infatti che all’interno troviamo ancora materiali recuperabili come plastiche (30%) , organico (10%), carta e cartone (11%), legno (6%) e tessili (16%) , che, se correttamente avviate a riciclo, non rappresentano più un costo per il sistema ma diventano risorse valorizzabili.
Fra le categorie più numerose di utenze non domestiche, si segnalano in particolare gli ottimi risultati registrati da uffici, agenzie e studi professionali, che nell’85% dei casi stanno sotto la soglia media prevista dal sistema di misurazione puntuale (quindi con risparmio sulla bolletta dei rifiuti). Analogo discorso vale per negozi di abbigliamento, librerie, ferramenta, che si attestano sull’83% dei casi positivi, e ancora per autorimesse, magazzini, artigiani (falegnami, idraulici, elettricisti, parrucchieri), ma anche ospedali che risultano “virtuosi” all’incirca nel 70% dei casi.
La percentuale scende invece sotto il 50% per le attività industriali, i distributori e i bar, fino ad arrivare alla voce “ristoranti, trattorie, pizzerie” e alberghi, in cui solo il 29% degli esercenti riesce ad ottenere il massimo sconto possibile rispetto a prima sulla bolletta dei rifiuti. In via generale, comunque, si può affermare che l’introduzione della tariffazione puntuale per i rifiuti residui è stata economicamente conveniente per la stagrande maggioranza dei parmigiani fin dal primo semestre di attuazione.