Carabinieri sequestrano 180 chili di hashish in arrivo a Parma

Carabinieri sequestrano 180 chili di hashish in arrivo a Parma

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Hashish carabinieri“Prego patente e libretto…”. E’ bastata la consueta frase di rito pronunciata dai carabinieri a un posto di controllo per far finire dietro le sbarre due corrieri della droga. I militari, appena gli occupanti di una Fiat Panda fermata per un semplice controllo hanno aperto il finestrino, sono stati investiti dall’inconfondibile puzzo dell’hashish. E non poteva essere diversamente visto che nella piccola utilitaria, sotto una coperta c’erano ben 180 chili di droga ancora in panetti, che sul mercato dello spaccio avrebbero fruttato circa 600mila euro.

L’operazione è scattata attorno alla mezzanotte di ieri all’altezza del casello autostradale di Parma, dove i carabinieri stavano svolgendo servizio di prevenzione per quanto riguarda i furti che stanno interessando il territorio. Nel mirino soprattutto auto un po’ dimesse e quelle a noleggio, oltre che eventuali mezzi rubati. A un tratto è uscita dal casello una Fiat Panda con a bordo due uomini di nazionalità straniera alla quale i militari hanno imposto l’alt.

L’odore caratteristico dell’hashish non poteva sfuggire ai carabinieri che hanno quindi deciso di controllare la vettura, scoprendo nel bagagliaio e sul sedile posteriore, coperti con una semplice coperta, ben 180 chili di hashish. Si tratta di uno dei sequestri più ingenti sul territorio di Parma per questo tipo di stupefacente. I due – un 38enne e un 43enne di nazionalità marocchina, residenti nel Milanese – sono stati quindi portati in via delle Fonderie per gli accertamenti, dai quali sono emersi dei precedcenti specifici a carico di uno dei due fermati. Inevitabile, quindi, l’arresto e il trasferimento nel carcere di via Burla.

L’auto sulla quale viaggiavano risulta invece di proprietà di una concessionaria della provincia di Monza e Brianza da tempo ormai inattiva, il cui titolare risulta da anni irreperibile. Le indagini adesso proseguono con il coordinamento della Procura della Repubblica di Parma anche per accertare non solo la provenienza dell’ingente quantitativo di “fumo”, ma soprattutto la destinazione. La sensazione è che tra le mani dei carabinieri sia finito un giro piuttosto grosso di traffico di stupefacenti.

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