In vista dell’ormai prossima Festa della Donna, il Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma dedica un incontro-concerto a Mina, cantante, donna, mito trasfigurato in voce: sabato 5 marzo alle 17, nell’Auditorium del Carmine, il terzo incontro di “Parole da ascoltare” propone la presentazione del libro di Roberta Maresci “Mina” (Roma, Gremese, 2015, Coll. «Donne nel mito»). Con l’autrice dialogherà Emilio Ghezzi, docente di composizione del Conservatorio, per un discorso a tutto tondo sull’interprete, illustrato anche da alcuni filmati. Alla presentazione seguirà l’esecuzione di canzoni arrangiate da Ghezzi e interpretate dagli studenti del corso di Canto Jazz-Pop del Conservatorio preparati da Rossana Casale (nella foto).
Mina è rimasta una protagonista assoluta della ribalta musicale anche da quando, nel 1978, ha scelto di autoesiliarsi dalle apparizioni pubbliche. Roberta Maresci – giornalista e scrittrice, voce e autrice per Rai e Radio2 – racconta la vita e la carriera dell’unica artista che è diventata una star per poi cercare di farlo dimenticare a tutti. Il libro si inoltra nelle tormentate vicissitudini della vita privata della cantante (due figli da due uomini diversi, i gravi lutti di un fratello e di un ex marito entrambi morti sulla strada) per poi ricordarne i clamorosi successi artistici, non solo su vinile, ma anche in indimenticabili stagioni televisive. Importante l’opportunità per gli studenti del corso Jazz-pop del Conservatorio “Arrigo Boito”, preparati da Rossana Casale, di confrontarsi con alcuni dei più celebri cavalli di battaglia di Mina: L’importante è finire, E poi, E se domani, La pioggia di marzo, Vorrei che fosse amore, Se telefonando, Parole Parole, Le mille bolle blu, La banda, negli arrangiamenti originali per gruppo da camera curati da Emilio Ghezzi. Protagonisti del concerto saranno le voci di Giuditta Pedrazzini, Roberta Guerra, Rosanna Zerulo, Fabrizio Frabetti, Elisa Carillo, Manuel Gabriele, Chiara Missiroli, Maria Pedroni, Lucia Consigli, Elisa Fioresi e un ensemble strumentale formato da allievi e docenti del Conservatorio diretti dallo stesso Ghezzi: Luigi Mazza e Alberta Stefani (violini), Marco Toscani (viola), Enrico Contini (violoncello), Ugo Micciola (contrabbasso), Jessica Gabriele (flauto), Nicola Falvella (oboe), Pietro Reverberi (clarinetto), Luca Reverberi (fagotto), Carlo Baroni (corno), Raffaele Cortesi (pianoforte), Davide Colletto (batteria).