Tep: controllori in borghese sui bus. Presto i tornelli sulla linea 15

Tep: controllori in borghese sui bus. Presto i tornelli sulla linea 15

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busGiro di vite contro i “portoghesi” sui bus della Tep, che ora ricorre ai controllori in borghese. Ben cinque squadre senza divisa – 10 operatori in tutto – che si vanno ad affiancare ai 26 verificatori finora in servizio. Anche se a giudicare dai numeri resi noti dalla stessa Tep, il tasso di evasione a Parma si attesta al 5,9% contro una media nazionale che raggiunge il 20%. Nel 2015, infatti, su circa 234.000 controlli effettuati sulle linee urbane ed extraurbane della Tep, soltanto 14.000 sono state le sanzioni elevate a carico di viaggiatori sprovvisti di biglietto o con ticket non obliterato.

Ma i nuovi verificatori, secondo l’azienda, dovrebbero servire a scoraggiare ulteriormente quanti sostano nei pressi dell’obliteratrice per timbrare un istante prima che i controllori salgano a bordo. I 10 nuovi controllori in borghese saranno comunque muniti di tesserino di riconoscimento fornito dalla Tep, dei palmari per il controllo degli abbonamenti e del Pos bancomat per il pagamento immediato delle sanzioni.

Ma sono in arrivo anche altri sistemi per rendere ancora più complicata la vita ai “furbetti”. Si stanno infatti collaudando i nuovi tornelli che a breve saranno installati in via sperimentale sulla linea 15 e che si aprono solo all’atto della validazione del biglietto o dell’abbonamento. Secondo l’azienda, tuttavia, non è più così difficile disporre del titolo di viaggio, visto che sono operative soluzioni come l’applicazione SmarTicket per l’acquisto dei biglietti da telefono cellulare o il sistema Mi Muovo che permette di ricaricare l’abbonamento nelle rivendite abilitate su tutto il territorio provinciale o via Internet.

“Tep sta facendo investimenti cospicui per migliorare il parco mezzi, aumentare la sicurezza, per semplificare l’acquisto di titoli viaggio con nuove biglietterie ed emettitrici e con lo sviluppo di nuovi strumenti web – sottolinea il presidente di Tep Antonio Rizzi –. In considerazione di questo impegno, l’evasione tariffaria appare un fenomeno intollerabile. Il potenziamento dei controlli è un atto dovuto, a tutela dell’azienda, ma soprattutto per rispetto a chi il biglietto già lo paga. Chi evade infatti non danneggia solo la Tep, ma un’intera collettività che “paga il conto” anche per chi viaggia senza biglietto. Vorremmo arrivare ad una situazione ideale in cui multe e controllori diventino inutili perché tutti i passeggeri acquistano e validano spontaneamente il titolo di viaggio. Questo anche perché l’attività di verifica per l’azienda rappresenta un costo e non una fonte di introiti. Nel frattempo, però, dobbiamo tutelare chi rispetta le regole di viaggio, che devono valere per tutti. La lotta all’evasione ad oggi rimane una nostra priorità”.

1 COMMENTO

  1. Ghiretti: così stanno smantellando la Tep

    Le filosofie gestionali di un’azienda possono essere tante ma normalmente sono i risultati a fare da discrimine tra quelle buone e quelle no. Nel caso di Tep stiamo purtroppo assistendo allo smantellamento sistematico di un’azienda che ha sempre rappresentato un fiore all’occhiello non solo rispetto alle altre partecipate del Comune di Parma, ma anche rispetto alle altre aziende di trasporto presenti nella nostra regione.

    Se infatti i conti oggi sembrano ancora parlarci di un’azienda sana e in equilibrio in realtà guardando al livello di servizi, agli investimenti nel parco vetture o all’ormai endemica perdita di passeggeri si capisce rapidamente che le scelte fatte in questi anni stanno incidendo – e pesantemente – sul futuro di Tep.

    La ciliegina sulla torta è stata la spartizione di tre milioni di euro tra Comune e Provincia, un’operazione spregiudicata, che ha intaccato le riserve dell’azienda all’indomani di una gara fondamentale per il futuro, e della quale nessuno ha ritenuto di dare uno straccio di giustificazione pubblica.

    Anche l’ultima trovata di affidare all’esterno il servizio di verifica dei titoli di viaggio temo ricada purtroppo nella categoria delle scelte non fatte per il bene dell’azienda.

    Questo servizio è sempre stato gestito all’interno grazie ad un accordo sindacale che consentiva di impiegare quei lavoratori che per qualche motivo risultassero inidonei alla guida degli autobus, in modo temporaneo o permanente. Si trattava di una soluzione che garantiva comunque un buon esito in termini economici e che, soprattutto, consentiva di gestire le risorse interne in modo ottimale. Perché andare a toccare direttamente qualcosa che ha un senso e funziona è un mistero a me francamente inaccessibile, ma vedo in questa decisione una certa continuità con la gestione recente di Tep, una gestione che certamente cura degli interessi ma di sicuro non quelli dell’azienda che invece avrebbe bisogno di investimenti, innovazione e capacità strategica di progettare i servizi del futuro.

    Molto spesso ho accusato l’amministrazione comunale di incompetenza commentando questa o quella iniziativa. Purtroppo non è questo il caso: nella volontà di mettere in difficoltà la nostra azienda di trasporto pubblico, nel tempismo inopportuno con il quale si decide di drenare risorse ci vedo piuttosto un metodo che mette avanti gli interessi di partito o di corrente rispetto a quelli di noi cittadini. Un’attitudine che non fa onore a quella parte del Pd che oggi sostiene questa dirigenza e che ancora una volta conferma la vera natura dell’amministrazione targata Pizzarotti, per il quale con tutta evidenza la campagna elettorale è già abbondantemente cominciata.

    Roberto Ghiretti
    Parma Unita

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