Il Partito democratico di Parma torna sul territorio per denunciare il degrado di alcune aree cittadine. Nella giornata di oggi, una delegazione guidata dal consigliere comunale Nicola Dall’Olio è stata in via Colorno per analizzare la situazione in cui versa quello che senza tanti giri di parole viene definito un ecomostro, ovvero ciò che sarebbe dovuto essere il centro direzionale della zona Spip, ma che in realtà non è mai stato completato.
Una struttura pericolosa secondo i rappresentanti del Pd, in quanto abbandonata a se stessa e diventata nel tempo – anche a causa di mancanza di particolari recinzioni e di sorveglianza – base logistica per malavita e senzatetto, oltre che luogo per lo smaltimento di rifiuti d’ogni genere.
Il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Nicola Dall’Olio, sarebbe favorevole all’abbattimento di quel colosso di cemento, ma non escluse a priori altre soluzioni. Un intervento decisamente costoso, in un senso e nell’altro, ma che secondo il Pd potrebbe essere finanziato attraverso i 10 milioni di euro di fideiussione bancaria prestata dalla ditta che ha a suo tempo costruito lo stabile. Nel 2016, infatti, scadono i termini e il Comune potrebbe validamente introitare la somma.
Ma l’amministrazione del sindaco Federico Pizzarotti – che sulla costruzione del direzionale non ha alcuna responsabilità – viene tirata comunque in ballo dai consiglieri d’opposizione per non essere intervenuta sulla questione che lo stesso Dall’Olio, con una interrogazione, aveva sollevato nel settembre 2013.
Ma la denuncia delle situazioni di degrado non si limita a via Colorno. Domani, sabato 27, dalle 10.30 alle 12.30, una delegazione del Partito democratico sarà anche in via Carmignani, dove si terrà un presidio. Nel mirino il cantiere nell’area dell’ex-complesso scolastico “Vittorio Emanuele” diventato – secondo i promotori – una vera e propria discarica a cielo aperto.
“Quella che un tempo era l’area che ospitava la Scuola Salvo D’Acquisto – dicono i rappresentanti del Pd – si presenta oggi come una zona in evidente stato di abbandono: calcinacci, recinzioni e barriere cadute. La vicinanza con la Casa della Salute e la Cooperativa Insieme rende ancora più urgente un intervento da parte dell’Amministrazione”.