Sarà La Feltrinelli di strada Farini, lunedì 29 febbraio alle 18, la location ideale per la presentazione di “Adone”, il libro della parmigiana Elisa Zimarri, laureata in lettere antiche con indirizzo archeologico, studiosa di miti nell’arte antica, insegnante di lettere ed esperta di educazione interculturale. Un volume edito da Scienze e Lettere, illustrato da Martina Vanda, inserito nella giovane collana “Monstra”.
Raccontare il mito significa raccontare il regno dell’anarchia nei sentimenti e nelle condotte, ed è questo il senso della sfida non da poco di questa nuova collana. Come Acheloo e Partenope – i miti raccontati nei due titoli precedenti –, anche Adone si presenta in prima persona al lettore narrando la sua storia e il suo incontro/scontro con gli dèi maggiori: Ciao, sono Adone, un bellissimo, giovane dio e voglio farti conoscere la mia vera storia. I mortali hanno scritto tanti e diversi racconti di me, ma solo io so come andarono realmente i fatti…
Nato da un albero, Adone è il simbolo del mistero della ciclicità, della vegetazione e della natura fiorente. È talmente bello da diventare preda di diverse divinità in competizione tra loro, così da essere costretto a trascorrere metà dell’anno nell’oltretomba con Persefone, signora delle tenebre, e la restante metà alla luce del sole, in compagnia di Afrodite, la dèa della primavera e dell’amore. Ciò fino alla sua morte violenta avvenuta a causa dell’attacco di un cinghiale, sobillato dalla gelosia di Artemide o di Ares.
Adone paga il prezzo di essere frutto uno scandaloso legame, pur non avendone colpa. Per di più è penalizzato dalla bellezza che lo isola dai suoi coetanei. La violenta diatriba attorno a sé ne condiziona l’autonomia e i desideri. Rappresenta l’incompiuto, l’eterno fanciullo che non riesce a farsi uomo perché vittima della brama degli dèi, brama che ne marchia irreversibilmente il destino.
Chissà se Adone avrebbe avuto davvero voglia di andare per i boschi se non avesse dovuto fare coppia con Afrodite.
Con l’autrice Elisa Zimarri dialogheranno l’insegnante Gabriella Manelli ed Helga Di Giuseppe di Scienze e Lettere, mentre Raffaele Rinaldi leggerà alcuni brani del testo.