Se qualcosa non va, basta cambiare una legge o anche solo un comma e tutto va magicamente a posto. E’ quanto accaduto a Bruxelles, dove tra le dieci procedure di infrazione a carico dell’Italia archiviate dai commissari, c’è anche quella relativa all’affidamento diretto a Iren Spa del servizio rifiuti per i Comuni di Parma, Reggio Emilia e Piacenza, oltre che dell’inceneritore di Ugozzolo, avvenuto senza alcuna gara pubblica. Esposto quest’ultimo presentato nell’ottobre 2010 da Arrigo Allegri e Pietro De Angelis.
Come si è arrivati all’archiviazione? E’ bastato un disegno di legge del governo – presentato a metà 2015 – che dice basta agli affidamenti diretti non in linea con le norme comunitarie, ponendo quelli in essere in scadenza al 31 dicembre 2020. Per quanto concerne il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti a Parma e nelle altre province emiliane, intanto, si attende ancora che Atersir, l’agenzia regionale che si occupa di rifiuti e acqua, renda noto il bando per l’affidamento dell’appalto.
La Commissione europea, con le stesse motivazioni, ha chiuso anche la procedura d’infrazione sull’attribuzione diretta del servizio di raccolta dei rifiuti alla società Aspem nel Comune di Varese.
Tra le altre procedure archiviate, due riguardano i trasporti (Costa Concordia per la violazione della direttiva sulle inchieste sugli incidenti nel trasporto marittimo, e incidenti aerei nell’aviazione civile per la mancata attuazione del regolamento per la prevenzione), una i trapianti (mancato recepimento della direttiva sulle procedure informative per lo scambio tra stati membri di organi umani). Le procedure ancora aperte a carico dell’Italia rimangono così 83. Tra le quali quelle sul mancato recepimento della direttiva sulla qualità di benzina e diesel, della direttiva su pile e accumulatori con cadmio e a basso tenore di mercurio, e per la violazione della direttiva sul rumore ambientale.