La cucina etnica entra nella mensa delle scuole di Parma come percorso di conoscenza e di accoglienza. Questa l’iniziativa annunciata dall’amministrazione comunale nel quadro di “Crescere in Armonia. Educare al Benessere”, progetto di educazione alimentare complementare alle attività di ristorazione scolastica. Viene così proposto alle scuole cittadine il progetto “Menu Interculturali a Scuola”, in collaborazione con Camst, che prevede anche l’introduzione di piatti tipici di Cina, Balcani, Maghreb e India.
Il progetto offre specifici interventi di educazione alimentare interculturale rivolti alle classi delle scuole primarie (321 classi) e secondarie di primo grado (174 classi) del nostro Comune ad introduzione e valorizzazione dei menu a tema proposti in date specifiche nelle mense delle scuole cittadine.
“Questo progetto – ha spiegato la vicesindaco Nicoletta Paci – rientra nelle molte attività che come Amministrazione stiamo portando avanti per l’interculturalità sul nostro territorio, come il conferimento della cittadinanza civica, la creazione di una Consulta dei Popoli e del Consigliere aggiunto, oltre che l’implementazione negli anni del progetto “Scuole e culture del mondo”.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Mariastella Carpi, Rossana Allegri e Luisella Tizzi, della S.O Servizi per la Scuola, che hanno spiegato come l’obiettivo del progetto sia quello di fornire alle scuole strumenti didattici che possano essere utilizzati dagli insegnanti per presentare alle classi le caratteristiche culturali e gastronomiche di piatti etnici che gli alunni andranno a consumare nelle proprie mense, facendo così della ristorazione scolastica un’occasione di conoscenza e accoglienza delle diversità culturali.
Il progetto proporrà alle scuole cittadine quattro video realizzati per ciascuno dei quattro menu interculturali (Cina, Balcani, Maghreb, India) che verranno serviti nelle mense scolastiche tra febbraio e maggio 2016.
Questo il calendario della cucina etnica a scuola:
25 febbraio: menu Cina, con riso alla “cantonese” e pollo all’ananas
17 marzo: menu Balcani, con riso in brodo vegetale e “byrek”, tipico spuntino, consistente in una pasta sfoglia farcita con vari tipi di ripieno, che spesso viene consumato come prima colazione insieme allo yogurt
21 aprile: menu Maghreb, con cous cous di pesce, formaggio vaccino fresco a pasta molle
10 maggio: menu India, con riso e pollo al curry insieme a zucchine e carote.
I video, girati nei laboratori di cucina delle scuole primarie Padre Lino Maupas di Vicofertile e Bozzani di Porporano, riprendono attività laboratoriali di preparazione dei piatti, realizzate da alcune classi con la supervisione dell’insegnante e con la collaborazione di mediatori culturali che guidano gli alunni nell’esecuzione delle ricette originali e che accompagnano l’attività col racconto di ricette, storie, aneddoti e significati culturali dei diversi piatti. I video così realizzati vengono proposti alle scuole perché possano essere presentati dall’insegnante alle classi come introduzione degli stessi piatti che gli alunni ritroveranno nel menu del giorno servito a mensa.
“Presentiamo inoltre oggi – ha concluso la vicesindaco Paci – il Calendario Multiculturale, mediato dal Comune di Bologna e inviato a tutti i nidi, scuole dell’infanzia e primarie della nostra città: un’altra azione utile per costruire un dialogo tra diverse culture, che riporta le giornate festive a seconda delle varie religioni”.
“Crescere in Armonia Educare al BenEssere” è un percorso di educazione-formazione per l’adozione di corretti stili di vita che si sviluppa attraverso una serie di iniziative volte ad incentivare e promuovere una nuova cultura sul tema del cibo e della nutrizione con un’attenzione particolare ai concetti della sostenibilità ambientale e tutela della biodiversità.
Ohhh eccoci qui.
Non mi interessa andare contro il parere di molti, ma a me questa iniziativa non solo fa CAGARE, ma la trovo inutile e ridicola.
Oggi mio figlio a scuola avrà (non mangerà..ma AVRA’) un meraviglioso riso alla cantonese e pollo all’ananas. Avrò speso comunque la quota giornaliera per il pasto e fino alle 16.20 che uscirà da scuola avrà una fame boia. Pasto alternativo? Certo, potrei richiederlo… e farlo sentire così un bambino diverso dagli altri. Ottima strategia: creiamo un menù che unisce e un altro che divide.
Geniali.
Mio figlio sarà anche schizzinoso essendo cresciuto a lasagne e cappelletti delle nonne, ma a me che impari la cucina cinese, magrebina o indiana non me ne frega niente. Se vorrà, lo farà quando lo decide LUI, non perchè glielo impongono a scuola.
Parlano di educazione alimentare? Benissimo. Già mi devo sorbire pasta integrale, farro e similari che io mangio perchè a dieta, ma che a lui fanno schifo…come altre decine di bambini eh, intendiamoci.
Piuttosto, create giornate interculturali e fategli scoprire gli abiti, le abitudini, i saluti, il modo di rapportarsi tra loro… ma lasciate fuori il cibo! Siamo in Italia? SI. Siamo a Parma? SI. Perfetto, la NOSTRA TRADIZIONE CULINARIA è questa. Per scoprire quella altrui, ci sono i ristoranti, famiglie che inviteranno a cena e i luoghi d’origine. Parlano di educazione alimentare..allora perchè non gli facciamo mangiare i cani, gli scorpioni e i topi? Sono di altre culture no?
Sono cresciuta conoscendo le altre culture senza ritrovarmi nel piatto cibi che erano diversi dai miei. Li ho scoperti quando ho deciso di volerlo fare e alcuni li adoro, altri li schifo, come quelli italiani.
Detto questo, oggi andrei io a mangiare alla mensa di mio figlio visto che mi ritrovo un’insalatina scondita per pranzo….