Quattrocento milioni di euro. A tanto ammonterebbero i beni di ex amministratori del Parma Fc sulle quali vorrebbero mettere le mani i curatori fallimentari nominati dal tribunale di Parma. Secondo indiscrezioni non ancora confermate, Angelo Anedda e Alberto Guiotto avrebbero completato la ricostruzione del mare magnum dei debiti della società dichiarata fallita lo scorso anno e starebbero per chiedere al tribunale civile di Bologna il sequestro cautelativo dei beni degli ex amministratori.
L’elenco sarebbe piuttosto lungo, ma i nomi sono top secret. Dovrebbero esserci quelli del presidente Tommaso Ghirardi, dal quale i curatori vorrebbero recuperare circa 80 milioni di euro, e dell’amministratore Pietro Leonardi, che ne dovrebbe sborsare poco meno. Per il resto, ci sarebbero molti nomi di amministratori e sindaci che dal 2013 in poi hanno approvato operazioni finanziarie e bilanci del Parma Fc.
Nel mirino, in particolare, la contestata operazione di cessione del marchio del Parma che avrebbe consentito di generare in bilancio una plus valenza di circa 20 milioni di euro.
Le somme recuperate finirebbero così nel monte fallimentare da costruire a tutela dei creditori della fallita società. Ma spetterà al tribunale civile di Bologna dare o meno il via libera al sequestro cautelativo dei beni indicati dai curatori fallimentari.