E’ successo già a Sant’Ilario d’Enza e a Fidenza. Può accadere in altri posti, soprattutto nelle frazioni più isolate. Falsi addetti Iren muniti di pettorina sono stati segnalati nella giornata di oggi a Sant’Ilario d’Enza, alle porte del parmense, intenti a cercare di raggirare gli abitanti della zona. Secondo le notizie giunte a Iren, i sedicenti tecnici cercherebbero di farsi aprire la porta di casa con la scusa di dover effettuare controlli sull’acqua, in quanto sarebbe presente del mercurio.
Dalla multiutility, però, fanno sapere che “Iren non ha in corso alcuna iniziativa del genere nella zona”. Anzi, la società “raccomanda agli utenti di prestare la massima attenzione e, se del caso, di avvertire le forze dell’ordine”.
Non è escluso che situazioni del genere possano verificarsi anche nel vicino parmense. Nessun tecnico, però, è stato inviato da Iren. Quindi si tratta certamente di un tentativo di truffa ai danni di cittadini ignari. Particolarmente a rischio, in questi casi, gli anziani che vivono da soli.
E in effetti è ciò che è accaduto anche oggi, giovedì, a Fidenza. A EmiliAmbiente Spa la polizia municipale di Fidenza ha infatti inoltrato la segnalazione di alcuni tentativi di truffa ai danni di anziani cittadini residenti in zona Santa Margherita. Il “copione” è sempre lo stesso: alcuni uomini, dotati di una
pettorina gialla – e in questo caso di una macchina color verde – chiedono di entrare nelle abitazioni per controllare la presenza di mercurio nell’acqua del rubinetto. Il controllo si conclude inevitabilmente con l’accertamento della presenza della sostanza in questione e la richiesta di consegna di preziosi.
pettorina gialla – e in questo caso di una macchina color verde – chiedono di entrare nelle abitazioni per controllare la presenza di mercurio nell’acqua del rubinetto. Il controllo si conclude inevitabilmente con l’accertamento della presenza della sostanza in questione e la richiesta di consegna di preziosi.
EmiliAmbiente ricorda che “non sta svolgendo simili controlli nelle abitazioni private” e, nell’invitare i cittadini a segnalare alle autorità altri eventuali episodi simili, raccomanda ai propri utenti la massima attenzione.