Senza tredici nazionali e infortunati del calibro di Tommaso D’Apice, Paul Derbyshire, Quintin Geldenhuys, Andrea Manici, Jacopo Sarto, Marcello Violi e Michele Visentin, le Zebre di Gianluca Guidi sono volate stamane in Irlanda per la sfida con il Leinster. La gara di Guinness Pro12 è in programma, domani, venerdì 12 febbraio, con inizio alle 20.30 (ora italiana) alla RDS Arena di Dublino. Un tempo si sarebbe parlato di match proibitivo, di risultato scontato, ma le Zebre di Guidi hanno impressionato per gioco, caparbietà e attaccamento ai colori bianconeri, quindi nulla è più così certo. Nonostante i precedenti parlino di 7 vittorie di Leinster contro nessuna degli italiani. Gli irlandesi lo sanno bene e non sembrano voler prendere questa gara sottogamba.
Il Leinster, d’altra parte, è quarto in classifica e non vuole perdere il treno playoff, soprattutto dopo lo stop patito nell’ultimo turno di Pro12 con Newport, che si aggiunge alla sconfitta subita a Londra contro i Wasps in Champions Cup. Il turno casalingo con le Zebre – anche loro reduci da due sconfitte con Gloucester in Challenge Cup e Munster in Guinness Pro12 – dunque, per gli irlandesi privi di ben 17 nazionali impegnati nel Sei Nazioni assume un’importanza straordinaria.
Rispetto alla sfida di due settimane fa a Parma contro il Munster tra i convocati bianconeri ci sono due sole novità: assenti l’ala Visentin – stiratosi in settimana – e l’apertura Haimona che ha raggiunto gli Azzurri, al loro posto sono inseriti in lista gara i due permit player del campionato Eccellenza accolti lunedì scorso a Parma: l’apertura delle Fiamme Oro Rugby Maicol Azzolini e l’ala del Rugby Viadana 1970 Abou Souare.
In prima linea l’alternanza dei piloni questa volta vede partire dal primo minuto i due argentini Postiglioni e Roan con Fabiani a chiudere la prima linea del XV del Nord-Ovest. Seconda linea confermata dopo la convincente prova contro Munster con l’esperienza di capitan Bortolami insieme al giovane Koegelenberg alla sua seconda gara ufficiale con le Zebre. Confermata anche la terza linea con i due flanker Caffini e Meyer – autore di due mete nelle dieci presenze celtiche – a fare reparto col numero 8 Cook.
Il reparto dei trequarti vede alcuni slittamenti: a seguito dell’infortunio di Visentin, il sudafricano Van Zyl si sposta all’ala col connazionale Beyers che partirà titolare ad estremo come nella vittoria esterna di Worcester di Gennaio nella coppa europea EPCR Challenge Cup. Chiude il triangolo allargato l’ala Berryman alla sua 40esima presenza celtica. Nei centri fiducia alla coppia formata da Pratichetti e Boni, entrambi alla ricerca della prima meta stagionale nel Guinness Pro12. In cabina di regia come di consueto le Zebre dimostrano di credere nei migliori giovani italiani schierando all’apertura il permit Azzolini che riprende in mano le redini della squadra dopo le buone prove d’inizio stagione con la maglia bianconera nella finestra del mondiale RWC 2015. Il mediano di mischia Burgess chiude il XV iniziale di coach Guidi.
In panchina oltre a Muliaina – ristabilito dai propri acciacchi muscolari – siederà tra gli altri anche Souare. La giovane ala, alla prima convocazione con le Zebre, è pronto al proprio esordio assoluto nel Guinness Pro12.
Ecco dunque le formazioni che domani si affronteranno a Dublino per il quattordicesimo turno del Pro12
ZEBRE RUGBY: 15 Ulrich Beyers; 14 Dion Berryman; 13 Tommaso Boni; 12 Matteo Pratichetti; 11 Kayle Van Zylì; 10 Maicol Azzolini; 9 Luke Burgess; 8 Jean Cook; 7 Johan Meyer; 6 Emiliano Caffini; 5 Marco Bortolami (cap); 4 Gideon Koegelenberg; 3 Guillermo Roan; 2 Oliviero Fabiani; 1 Bruno Postiglioni. A disposizione: 16 Emiliano Coria; 17 Andrea De Marchi; 18 Pietro Ceccarelli; 19 Federico Ruzza; 20 Filippo Cristiano; 21 Giulio Toniolatti; 22 Mils Muliaina; 23 Abou Souare. All. Gianluca Guidi
LEINSTER: 15 Zane Kirchner; 14 Adam Byrne; 13 Garry Ringrose; 12 Ben Te’o; 11 Isa Nacewa (cap); 10 Cathal Marsh; 9 Isaac Boss; 8 Jordi Murphy; 7 Josh Van der Flier; 6 Dominic Ryan; 5 Hayden Triggs; 4 Ross Molony; 3 Mike Ross; 2 James Tracy, 1 Cian Healy. A disposizione: 16 Sean Cronin; 17 Peter Dooley; 18 Michael Bent; 19 Tom Denton; 20 Dan Leavy; 21 Luke McGrath; 22 Noel Reid; 23 Cian McFadden. All. Leo Cullen
Arbitro: Ben Whitehouse (Welsh Rugby Union)
Assistenti: Leo Colgan e Mark Connolly (entrambi Irish Rugby Football Union)
“Affrontiamo una squadra forte rinforzata anche dal rientro dagli infortuni dei due piloni titolari dell’Irlanda all’ultima coppa del mondo quali Healy e Ross – spiega il team manager Andrea De Rossi -. Leinster arriva da due sconfitte e torna sul terreno di casa con l’obiettivo di fare una grossa prestazione. Ne siamo a conoscenza e siamo pronti per questa sfida. Questo gruppo di giocatori ha già dimostrato contro Munster di poter tenere questo alto livello di sfide internazionali. Siamo contenti di dare fiducia all’apertura ad Azzolini ed anche a Souare che ha dimostrato buone qualità atletiche e di velocità durante la settimana di allenamenti: Abou parte dalla panchina certi che si ritaglierà il suo spazio ben figurando in campo”.
Purtroppo per la gara di domani a Dublino non è prevista alcuna copertura televisiva, ma le Zebre torneranno in casa tra due settimane, domenica 28 febbraio, proprio il Leinster per la gara di ritorno allo Stadio Lanfranchi.
Intanto proprio l’apertura titolare delle Zebre, Carlo Canna, impegnato nel Sei Nazioni, dopo la brillante prestazione di Parigi contro la Francia (meta, calci piazzati, trasformazione e drop) sta diventando sempre più l’uomo del momento. E a dispetto della giovane età, non solo gioca ma parla anche da grande campione. Certo è che i complimenti del ct inglese Eddie Jones, che ha dichiarato apertamente di temerlo molto nella gara di domenica 14 tra Italia e Inghilterra all’Olimpico di Roma, gli sono più che piaciuti.
“I complimenti fanno piacere, ma cercare di mettermi pressione in vista di domenica potrebbe essere la tattica di Jones – ha detto Carlo Canna senza troppi giri di parole -. Più che ai punti segnati, alle attestazioni di stima ricevute, io penso ai primi due calci sbagliati, ad una penaltouche non trovata: nel mio ruolo, non posso permettermelo. La partita con la Francia è andata, abbiamo pagato un poco di inesperienza e questo ha fatto la differenza nel punteggio finale. Ora lavoriamo per dare filo da torcere all’Inghilterra”.
Canna non teme neppure l’emozione della prima in casa con un Olimpico strapieno come non si era mai visto per questa Nazionale di rugby: “Se ero emozionato a Parigi e se lo sarò nel caso dovessi giocare di fronte al pubblico di Roma? Sì, certo. Ma non troppo. E’ vero, fino ad un anno fa giocavo in Eccellenza, davanti a palcoscenici molto più ridotti. Ma una volta che l’arbitro fischia, tutte le partite di rugby sono uguali”.
Canna docet.