Qual è la relazione tra segni zodiacali, armonia delle sfere e musica? Lo può scoprire chi assisterà al concerto “Scelta musicale d’eccellenti Mottetti”, quinto appuntamento della rassegna “Barocco in San Rocco”, organizzata dal Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma. Domenica 14 febbraio alle 17, nella chiesa di San Rocco (Strada dell’Università, 8A) Antonella Gianese (soprano), Roberto Gini (viola da gamba) e un ensemble strumentale del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio, interpreteranno musiche seicentesche in cui l’arte dei suoni si ispira al movimento delle sfere celesti.
Per l’uomo del Seicento lo Zodiaco era qualcosa di diverso dagli oroscopi che oggi distrattamente si leggono sui giornali. Dentro alle figure dei segni si tramandava un enorme sistema di saperi, di cui la scienza dei suoni era parte essenziale. Basti pensare a Keplero, che descriveva le relazioni fra i moti planetari attraverso intervalli melodici e ribadiva che musica, astronomia, matematica e geometria sono fatte della stessa sostanza: il numero. Tra i compositori proposti in questo concerto, Heinrich Schütz latinizzava il proprio cognome in Sagittarius, mentre Samuel Bockshorn si faceva chiamare Capricornus: entrambi evidenziavano l’accezione zodiacale del proprio cognome, quasi a sottolineare la connessione della loro arte con l’armonia delle sfere. Il programma sarà completato da brani di altri compositori tedeschi, in cui sullo stile fantasioso dell’improvvisazione si innesta il gusto italiano per la melodia. I due solisti, Antonella Gianese e Roberto Gini, saranno accompagnati da Marco Kerschbaumer e Laura Comuzzi (violini), Chafik Hashizume (viola da gamba) e Sara Dieci (organo).
La rassegna “Barocco in San Rocco” è realizzata in collaborazione con la Pastorale universitaria di Parma, con la partecipazione di docenti e allievi del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito”. L’ingresso è libero e gratuito.