Si sono infilati nella libreria Universitatis in piena notte, alzando una saracinesca affacciata su Borgo Rodolfo Tanzi, poi forzando una finestra.
Ladri di cultura? No, ladri e basta, che si sono portati via 5-6 mila euro di fondo cassa, quattro computer, un tablet. Probabilmente in due: uno dentro, il complice fuori.
Subito ha fatto da palo, poi, per ingannare il tempo, con una spranga ha colpito i vetri delle auto in sosta, lato passeggero, e rovistato all’interno. Nel cassettoni dei documenti, sui sedili, alla ricerca di chissà che fa quei frammenti di intimità che ognuno si porta a spasso quando è al volante.
Agli uomini della Questura non è rimasto che lasciare un biglietto sui cruscotti: “La attendiamo in Borgo della Posta per la denuncia”.
Ai proprietari, sperare di avere una buona polizza per gli atti vandalici. Perché di questo si tratta. I soliti vandali, i soliti ladri, i soliti idioti.
In un quartiere che ha sempre meno pace, sempre più piaghe, prima quello dello spaccio incontrastato ventiquattro ore su ventiquattro.
