«Abbiamo bisogno d’immagini e suggestioni che si allontanino da quello che già conosciamo. Guardiamo altrove perché solo così possiamo imparare un altro modo per tornare a guardare noi stessi». Beatrice Baruffini e Agnese Scotti raccontano così la nascita del loro interesse per i dinosauri e la scelta di farne i protagonisti di «Era ieri», il nuovo spettacolo di cui firmano testo e regia prodotto dal Teatro delle Briciole, rivolto a adulti e bambini dai 3 anni, in scena il 6 febbraio alle 21 al Teatro al Parco dopo le repliche in matinée per le scuole di questi giorni (la data del 7 febbraio alle 16.30 è sold out). Baruffini è anche interprete con Simone Evangelisti (nella foto di Jacopo Niccoli), le scene sono di Andrea Bovaia.
Lo spettacolo è il primo capitolo della Trilogia disumana, un progetto delle due artiste che comprende tre creazioni, la prima sul passato, la seconda sul presente, la terza sul futuro. Tre storie che hanno come protagonisti rispettivamente i dinosauri, i robot e gli alieni. Tre storie senza l’uomo, che possono essere definite “antiantropocentriche”. Spiegano: «Il disumano è, per definizione, “privo di sentimenti umani”. Il disumano non è educato all’umanità, è un essere primordiale, istintivo, impetuoso. Non riesce a direzionare le proprie forze in modo razionale, non decide, non pianifica. Agisce, sempre nel presente, ancorato alla realtà. Non accumula saperi, ma esperienze utili, non progetta la propria vita, la vive direttamente. E’ come un umano senza presente e senza futuro. Abbiamo azzerato l’umanità dell’uomo perché volevamo rivederlo senza tutto quello che ci siamo accumulati addosso in millenni di civiltà (e inciviltà)».
«Era ieri» racconta, con il linguaggio dell’attore e la forza simbolica degli oggetti, l’ascesa e la caduta dei dinosauri. Un osso viene ritrovato e si scopre che appartiene a un apatosauro vissuto milioni di anni fa. L’animale prende vita riportandoci indietro nel tempo, quando sulla terra c’erano pochi colori, il clima cambiava improvvisamente e dominavano i dinosauri. In scena un tavolo apparentemente normale e due paleontologi-attori che danno vita al racconto, attraverso l’uso di pochi oggetti. Informazioni 0521 989430