Sono un migliaio, arrivati da diverse città del Nord Italia, i lavoratori della logistica arrivati oggi a Parma per manifestare al fianco dei colleghi aderenti al Si Cobas che dalla vigilia di Natale protestano davanti alla Bormioli Rocco di Fidenza. Il corteo, con striscioni e bandiere, è partito da piazzale Santa Croce per raggiungere la Prefettura.
Un lungo serpentone di persone in fila che si muove lentamente, ma in maniera ordinata. Non solo aderenti al Cobas, ma anche attivisti di associazioni parmigiane fin dalla prima ora al fianco dei facchini della Bormioli che non hanno accettato l’accordo sottoscritto dai sindacati confederali per l’assunzione nella nuova cooperativa, Cal, incaricata della logistica nello stabilimento fidentino.
Una protesta che però non riguarda soltanto Fidenza – dove pure si sono registrate cariche delle forze dell’ordine per consentire l’operatività dello stabilimento Bormioli, quindi il passaggio dei camion – ma diverse grandi aziende del Nord Italia.
Nel mirino, dunque, non soltanto l’accordo Bormioli, con Cgil e Cisl, ma anche il governo centrale e l’applicazione del Job Act.
Contro i Cobas, nei giorni scorsi, avevano manifestato i lavoratori che hanno accettato l’accordo sindacale con il passaggio alla nuova cooperativa, insieme ai sindacati confederali e anche ai partiti politici, con Pd e Lega Nord per una volta dalla stessa parte.
Il corteo chiede la revisione dell’accordo per una maggior tutela dei lavoratori della logistica della Bormioli e con volantini e slogan minacciano di proseguire la protesta a oltranza.