Tre feriti, sotto la luce del sole di gennaio. Via Zarotto che diventa Bronx, in pieno giorno.
La scena si palesa a una pattuglia della Municipale che passa per caso: un giovane di colore che si sbraccia e la ferma, sanguinante. “Mi hanno accoltellato per rapinarmi”.
Il ragazzo è un nigeriano sulla ventina, che da accertamenti risulterà risiedere a Campobasso. Bastano poche ricerche, ed ecco anche gli altri due, anch’essi nigeriani, 21 e 22 anni, sporchi di sangue, a zonzo per i dintorni del luogo del delitto, ancora indosso il coltello.
Vengono accompagnati tutti e tre in pronto soccorso e denunciati per rissa e lesioni aggravate. I documenti paiono in regola, i contorni della rissa, anche: probabilmente un regolamento di conti fra pusher, una guerra per zone e clienti.
Che non ha pari, ne eguali, nemmeno orari: ormai non risparmia più nemmeno il pieno giorno e le vie di ampio passaggio. Poteva farsi male qualcuno che non centrava nulla, che era solo di passaggio.