A Costamezzana di Noceto doveva esserci un’azienda agricola, ma il via vai di auto, i copertoni e le parti di vetture stoccate davanti al capannone degli attrezzi agricoli hanno fatto pensare subito a un’officina meccanica abusiva. Dopo qualche mese di appostamenti, la polizia municipale è entrata nell’azienda di un 57enne nocetano per una ispezione e si è trovata davanti, in effetti, a un’officina in pieno regola con tanto di attrezzature e carro ponte, in grado anche di svolgere lavori da gommista. Nel capannone non c’era traccia di trattori o di altri attrezzi dedicati all’attività agricola, ma diverse auto e moto già riparate o in attesa di esserlo, oltre ad alcuni mezzi smontati.
Dopo un primo controllo dei locali, tuttavia, la situazione si è subito complicata: gli agenti della municipale hanno infatti rinvenuto un fucile da caccia, una carabina e un centinaio di proiettili di grosso calibro di cui il titolare non ha saputo spiegare la provenienza. Non sono passati inosservati neppure i movimenti di un nipote del 57enne, che invano aveva cercato di nascondere della sostanza stupefacente. Non solo, dalla perquisizione sono poi emerse delle buste di plastica con dentro ben 32mila euro in contanti.
Materiali sui quali adesso indagano anche i sostituti procuratori del tribunale di Parma, Giuseppe Amara e Umberto Ausiello. Il 57enne di Noceto e il nipote sono stati denunciati a vario titolo per diversi reati, dalla detenzione illegale di armi e di droga, fino allo smaltimento illegale di rifiuti e all’abusivismo. Il capannone con tutte le attrezzature è stato sequestrato e potrebbe finire confiscato se le accuse mosse al titolare trovassero conferma. Le indagini però continuano per accertare la provenienza di armi e denaro, oltre che per ricostruire quanto di illegale si muoveva attorno all’officina meccanica abusiva.