Il Parma Calcio 1913 sta trascinando la città ad una clamorosa rivincita. Proprio quando sembrava potere sparire affossato da una gestione demenziale che lo scorso anno mutilò sul nascere tutte le attività sportive della squadra, ecco il progetto nuovo, rivoluzionario fondato sulla Newco 1 e la Newco 2 che ha permesso da un lato l’ingresso d’investitori importanti, i cosidetti Paperoni, dall’altro l’ingresso di tanti piccoli Paperini con un azionariato diffuso e popolare, che in Italia non ha cloni.
Ma cosa ne pensa la gente del Parma? Sono contenti di quanto fin qui fatto? E’ davvero “biologico” il football crociato? E per il futuro secondo loro esistono progetti vincenti per continuare la scalata.
Basta sedersi un attimo in una panchina al sole, dichiarare apertamente queste questioni che in un attimo si forma una piccola tribuna perchè, si sa, sul calcio tutti amano esternare la propria idea.
“Ho 75 anni-dichiara Mino e più della metà li ho passati a seguire la squadra gialloblù. Lo scorso anno anche quando nulla si sapeva ufficialmente sulla gestione ho smesso di andare allo stadio. Era come se l’amore per i crociati fosse bloccato in fondo all’anima. Quando vedevo Ghirardi e Leonardi avevo i brividi. Poi il tracollo ed ora la rinascita e sono felice. E’ un cambio totale anche di atmosfera.
C’è profumo di pulito c’è aria non inquinata. Poco importa se non c’è un Cassano, un Cannavaro o un Buffon. Noi oggi amiamo e ci emozioniamo con Baraye e Corapi”.
“Ghet propria rason, interviene Gianni pensionato giovane. Siamo l’unica squadra imbattuta tra serie A e serie D, quando il Parma gioca sembra di partecipare ad una festa sia in casa che in trasferta. Sono felice di quanto ha fatto la società e certo che il prossmo anno anche in Lega pro saremo vincenti, vista la lungimiranza ed il tempo breve in cui si è costruita la squadra.
“Si s’inserisce Giulio, ha ragione Scala è un calcio senza inquinamenti nè trucchi di bilancio, un calcio sdano e biologico”.
Ci spostiamo ed entriamo nel Parco Ducale, dove l’età media degli interlocutori scende ma prepotentemente sale l’urlo per Lucarelli.
“Capitano mio Capitano” l’uomo che durante la tempesta non ha mollato, l’uomo che di fronte alla serie D non ha mai risparmiato una stilla di sudore giocando anche insanguinato dopo una botta al naso. “Dovrbbero dargli la cittadinanza onoraria, farlo sindaco, intitolargli lo stadio” dichiara Carlo, un Boys appena iscrittosi all’Università, sciarpa gialloblù al collo. Poi complimenti ai sette industriali che supportano il proogetto cn gli “sghei” a Scala garante ineccepibile e ad Apolloni che ha il gruppo in mano”.
Ale ale ooh ooh, iniziano a cantare non appena sono in una decina che ci circondano e poi un classico coro: “Ghirardi….Ghirardi…. la senti questa voce……..vaff”
C’è entusiasmo, c’è gioia in città per questo Parma. Tutti sono convinti che la montagna da scalare sarà dura ma la vetta della serie A conquistata in qualche anno. “Si perchè il progetto è buono e gli ingredienti ci sono tutti. Abbiamo già alcuni giocatori di categoria superiore conclude Max, avvocato quarantenne: Corapi, Baraye, Luccarelli, Cacioli, Longobardi, Giorgino, e altri sono una buona ossatura per la Lega Pro. Ora tra due domeniche battiamo l’Altovicentino e iniziamo a lavorare per il futuro. Tra due anni vogliamo essere in serieB.
Antonio Terraneo