Con un nuovo percorso espositivo e arricchita di diverse opere provenienti dalla sede del Municipio, ha riaperto mercoledì la Pinacoteca Stuard, punta di diamante degli spazi espositivi municipali.
Si è trattato di una sorta di inaugurazione, con tanto di taglio del nastro da parte del sindaco Federico Pizzarotti e dell’assessore Laura Maria Ferraris, che hanno scelto il giorno del santo patrono per regalare alla città questo gioiello restituito a nuova vita con importanti e significative novità.
Infatti, grazie a questo intervento l’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma offrirà ai visitatori nuove sezioni espositive, ripensando il percorso museale e garantendo, attraverso la valorizzazione delle opere più significative, la maggior parte delle quali fa parte della collezione di Asp Ad Personam, una migliore esperienza di visita.
“Abbiamo riallestito il percorso della Pinacoteca – ha affermato il sindaco Federico Pizzarotti prima del taglio del nastro – per valorizzare al meglio un museo civico di grande importanza e per offrire ai visitatori parmigiani e turisti la possibilità di ammirare importanti opere che finora erano custodite all’interno del palazzo municipale”.
L’assessore Laura Maria Ferraris ha ricordato Fracesco Barocelli, che a questa pinacoteca ha dedicato tanta parte del suo appassionato lavoro di custode dei beni artistici comunali, ha richiamato le vicende della struttura espositiva dopo il terremoto, la mostra per il bicentenario verdiano e ora il nuovo allestimento curato da Alessandro Malinverni. Inoltre ha messo in evidenza il valore aggiunto dei quadri provenienti dal Comune, ringraziando in particolare la vicesindaco Nicoletta Paci, che ha accettato di privarsi di due bellissime opere di Amedeo Bocchi, fino a poco tempo fa custodite nel suo ufficio in Municipio. Inoltre ha annunciato la collaborazione con altri musei per esposizioni temporanee.
L’esperto d’arte Alessandro Malinverni, assegnista presso il Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università di Milano, curatore del nuovo allestimento, ha fatto da guida per le autorità e i cittadini convenuti per festeggiare la pinacoteca rinnovata.
Lo studioso ha concentrato la propria attività sul riordino dei depositi e degli inventari (Inventario del Comune, Inventario della Soprintendenza BSAE, Inventario dell’IBC, Inventario dell’IRAIA-Ad Personam) e sui dipinti collocati nelle varie sedi municipali, al fine di riallestire alcune sezioni della Pinacoteca, in particolare le ultime sale dedicate all’Ottocento e al Novecento parmensi, in un percorso articolato per generi pittorici.
Inoltre ha seguito l’operazione di trasferimento in Pinacoteca dei dipinti conservati nel palazzo del Municipio e di fatto negati al grande pubblico. Si tratta de L’apparizione di Cristo a Santa Maria Maddalena di Agostino Carracci, di un Paesaggio con cavalieri di Ilario Spolverini, del San Giovanni Evangelista di Giovanni Riccò, del Fior di loto e dell’Esodo di Amedeo Bocchi.
Il nuovo percorso espositivo del piano terreno è stato ripensato per meglio valorizzare le opere artistiche presenti (Madonna in Trono con Bambino, Compianto sul Cristo Morto, Levriero, per citarne alcune) dando al contempo maggior risalto ai gioielli architettonici (sacello di San Paolo, chiostri interni) ospitati all’interno della Pinacoteca stessa.
Le prime sale del piano superiore si sono arricchite con dipinti di artisti ottocenteschi legati all’Accademia di Belle Arti di Parma, come Enrico Bandini e Giovan Battista Borghesi.
L’ultima sala ospita una ricca selezione di opere di Amedeo Bocchi.
Coerentemente con le collezioni della Pinacoteca la sala dedicata a Bocchi, all’occorrenza, potrà ospitare anche piccole e preziose esposizioni temporanee di arte figurativa compresa tra Trecento e Novecento.