“Ho vinto parecchi premi negli ultimi mesi? Purtroppo si, mi vien da dire, perchè tutto è dovuto a quello che è successo l’anno scorso. Lunedì ne dovrò ritirare un altro ancora… Fa sempre piacere che sia stato apprezzato quello che ho fatto, e quindi oggi siamo qui a ritirare questo premio da parte degli sportivi di Parma che hanno scelto me e questo mi fa enormemente piacere.
Ci tengo comunque sia a dedicarlo a quelle persone che ci hanno permesso lo scorso anno di arrivare a fine campionato, che non sono certo i 5 milioni che ci ha elemosinato Lega Calcio, ma è la passione e lo spirito di sacrificio che hanno avuto i dipendenti, ogni giorno venivano a Collecchio nonostante non prendessero gli stipendi.
Qualsiasi premio che riceverò lo vorrò condividere con loro perchè i veri eroi di quella stagione sono stati loro. Noi abbiamo fatto il nostro dovere fino alla fine nel miglior modo possibile, però credo che loro abbiano fatto qualcosa di più e per questo glielo dedico. Noi siamo andati avanti fino alla fine per cercare di salvare posti di lavoro, perchè oggi ci sono persone che ancora non hanno lavoro e lo scorso anno lavoravano per il Parma, quindi il fatto di continuare a giocare era per dare una speranza al Parma e a chi ci lavorava di poter continuare.
Non siamo certo andati avanti per fare un favore nè alla Lega nè a Tavecchio, l’abbiamo fatto nell’interesse di Parma, del Parma e di chi lavorava nel Parma. Innanzitutto vinciamolo, questo campionato, poi sicuramente mi auguro che quelle persone che non sono riuscite ad entrare per ovvi motivi, perchè in Serie D bastano poche persone ma buone, abbiano la possibilità di tornare in una società per la quale hanno dato tanto. Però è una decisione che non dovrò prendere io anche se me lo auguro”. Parole chiare, quelle di Alessandro Lucarelli.
Che continua:
Le prossime due sfide? Non c’è il rischio di prendere sotto gamba la partita contro la Fortis Juventus, perchè conosco bene la mia squadra, abbiamo incontrato squadre di bassa classifica e le abbiamo affrontate con la testa giusta. Siamo talmente concentrati sulla vittoria del campionato che nessuno di noi, e non lo permetterò, prenderà sotto gamba una partita. Contro la Sammaurese non l’abbiamo presa sotto gamba, va dato merito all’avversario di averci messo in difficoltà. Affrontiamo questa partita e poi penseremo all’AltoVicentino che è sicuramente la gara più importante della stagione. È tornata la difesa impermeabile di inizio stagione? Non avevamo mai perso l’impermeabilità, abbiamo preso troppe reti per bravura degli avversari o per disattenzione nostra, ma abbiamo ritrovato subito la concentrazione.
Il match contro l’AltoVicentino decisivo per il campionato? No, però sicuramente potrebbe se dovessimo vincere permetterci non dico al 100%, ma al 90% di mettere una pietra sopra al campionato. Il 2016 è partito bene, il prossimo passo è quello di vincere il campionato.
Se farei la scelta di continuare a giocare potendo tornare indietro? È normale che visto com’è andata a finire quello che abbiamo fatto non è servito a nulla, perchè siamo falliti, però se dovessi tornare indietro senza sapere come andrà a finire rifarei mille volte la stessa scelta. Dovevamo fermarci perchè le istituzioni ci avevano abbandonato, quindi se la decisione doveva essere presa di pancia assolutamente avremmo dovuto fermarci per fare uno sgarbo al calcio italiano. Però pensando alle conseguenze era come dire chiudere a marzo e tutti a casa. La nostra scelta ricadeva su tutti gli altri, quindi c’è rimasta la rabbia di non aver fatto del male al calcio italiano, però abbiamo pensato più agli altri che a noi stessi, perchè a livello di professionisti non avevamo un motivo per poter continuare a giocare: eravamo retrocessi, falliti e non prendevamo gli stipendi da nove mesi. Se avessimo guardato solo a noi stessi la prima cosa sarebbe stata quella di smettere di giocare. Abbiamo però pensato all’interesse generale più che a quello nostro.
È strano che alcuni ex compagni vadano a Latina a giocare? Non è strano solo quello, è strano che Leonardi lavori per il Latina, è strano che tanti Direttori Sportivi facciano operazioni di mercato con il Latina, perchè si sono riempiti tanto la bocca a dire “mai più casi Parma”, ma con chi ha causato il danno Parma continuano a lavorare, scambiare giocatori ed andarci a giocare insieme. Io non sono nessuno per giudicare chi è andato a giocare nel Latina perchè non mi interessa, ognuno si muove per la propria coscienza.
Se mi chiedessero di continuare a giocare un altro anno? Me l’hanno già chiesto, onestamente… È un po’ che Galassi viene e mi dice di non pensare di smettere il prossimo anno perchè devo giocare almeno un altro anno… Io ci rido su, normale che oggi direi di sì perchè sto bene e vorrei continuare perchè ci sono un paio di situazioni che mi piacerebbe affrontare il prossimo anno, diciamo così… Però voglio essere anche corretto, sincero e realista, soprattutto con me stesso. Aspetto di vedere come arrivo alla fine e poi prenderò una decisione”.